A Parma ha preso forma la prima sperimentazione territoriale in Italia del “bottle to bottle”, per allinearsi alla direttiva europea “SUP”, che disciplina l’utilizzo della plastica monouso e che porterà le amministrazioni pubbliche ad intercettare bottiglie e contenitori in PET destinati al beverage, per dare vita a nuove bottiglie.
EFSA, da tempo, ha sviluppato le linee guida per tracciare la filiera di recupero di questi materiali che verranno applicate al progetto e ATERSIR ha dato parere favorevole all’avvio della sperimentazione che durerà fino alla fine del 2020.
Il recupero del PET si svolgerà in collaborazione tra Comune, Iren Ambiente e Coripet. Caratteristica principale dell’iniziativa è l’installazione di eco-compattatori posizionati in aree strategiche della città, al fine di avviare a riciclo bottiglie PET per produrre nuove bottiglie in PET riciclato.
Il progetto agisce sulla riduzione della quota di rifiuti in plastica, attraverso una soluzione concreta di economia circolare.
La premialità che il sistema offre ai cittadini, insieme alle campagne educative che lo accompagneranno ne fortificherà la diffusione e la partecipazione a Parma.
I cittadini e le cittadine troveranno gli ecocompattatori a portata di mano, vicini alle loro abitudini di vita e pronti a smaltire un rifiuto voluminoso, ma facilmente trasportabile, che, grazie alle nuove tecnologie arriverà ad un nuovo e completo ciclo vitale
I raccoglitori verranno installati a Parma in luoghi di elevato passaggio, nei pressi di centri commerciali, negli spazi di grandi aziende del territorio e presso gli uffici pubblici, al fine di intercettare le bottiglie utilizzate fuori casa.
Si tratta di compattatori di ultima generazione che andranno a raccogliere agevolmente bottiglie in PET usate e a “premiare” (tramite l’utilizzo di una card ed una APP) chi le raccoglie con regolarità.