“La Buona Compagnia non si Rifiuta”
Al via la campagna di comunicazione ambientale che interesserà nei mesi di ottobre e novembre Parma.
E’ al via la campagna “La Buona Compagnia non si Rifiuta” che interesserà nei mesi di ottobre e novembre Parma con l’obiettivo di fornire informazioni sulla raccolta differenziata nel Comune di Parma, con particolare focus sulle tipologie di imballaggio da conferire nel multi materiale.
L’iniziativa è promossa dal Comune di Parma e Iren Spa, in collaborazione con Tetra Pak Italia. Svuota, risciacqua e schiaccia sono le tre azioni da fare per predisporre in modo corretto una confezione di tetra pak da smaltire con plastica e barattolame, nel sacco giallo.
Si tratta di una compagna che intende sensibilizzare la cittadinanza circa le modalità di riciclo dei contenitori in Tetra Pak, un materiale da cui si possono ottenere, grazie alla lavorazione post riciclo, diverse cose come tovaglioli, quaderni, penne e porta chiavi, buste in carta, carta igienica, ma anche bancali.
Ne hanno parlato questa mattina del corso di una conferenza stampa, l'assessore all'ambiente Gabriele Folli; Lorenzo Nannariello referente dell'Ufficio Ambiente e Relazioni esterne di Tetra Pak Italia; Chiara Lo Presti, Presidente Fantabimente Srl e Arturo Bertoldi, responsabile educazione ambientale di Iren Spa.
La campagna di sensibilizzazione per il corretto smaltimento dei contenitori in tetra pak interesserà la cittadinanza e le scuole primarie del territorio.
La mascotte dell'iniziativa si chiama Birikkino e sarà nelle scuole nei prossimi giorni.
Inoltre è stata realizzata una Fun Page Facebook: www.facebook.com/labuonacompagnia, dove è possibile far riferimento per verificare lo sviluppo della campagna e porre eventuali domande proprio in merito alle modalità di smaltimento del tetra pak.
Le confezioni Tetra Pak vanno raccolte nel multi materiale con plastica e metalli, l’iniziativa di comunicazione coinvolgerà tutte le utenze di Parma attraverso una campagna affissioni, la distribuzione di un depliant informativo agli utenti e l’attivazione di una fanpage Facebook aperta alle domande dei cittadini. E’ inoltre prevista per le scuole primarie la distribuzione di un fumetto informativo e la partecipazione allo spettacolo teatrale “Ratatuja” incentrato sul valore delle 4R (Riduzione, Riuso, Riciclo, Recupero).
“Questo progetto di comunicazione è importante per trasmettere il messaggio che gli oggetti che usiamo ogni giorno quando raggiungono fine ciclo possono avere nuova vita se separati ed avviati correttamente al riciclo tramite la raccolta differenziata; in particolare è prezioso il diretto coinvolgimento degli alunni delle scuole primarie per la diffusione di questa buona pratica”, sottolinea Gabriele Folli, Assessore all’Ambiente del Comune di Parma.
"Iren crede fermamente in questo progetto – prosegue Arturo Bertoldiresposnabile educazione ambientale Iren Spa - raccolta differenziata, recupero, riciclo sono parole d’ordine per affrontare con slancio rinnovato le sfide del terzo millennio. Avanti quindi con la raccolta differenziata: la buona compagnia, non si rifiuta!".
“Con questa iniziativa ci poniamo l’obiettivo di accrescere ulteriormente la sensibilità degli utenti per il corretto conferimento delle confezioni Tetra Pak, per latte, succhi, vino e altri alimenti e aumentare quindi i quantitativi di materiale avviato al riciclo e nel contempo sottrarre i rifiuti destinati allo smaltimento”- dichiara inoltre Lorenzo Nannariello, Responsabile Ufficio Ambiente di Tetra Pak Italia - “nel 2014 sono state avviate a riciclo in Italia più di 22.700 tonnellate, pari ad oltre un miliardo e trecento milioni di confezioni post consumo”.
“Parma è uno dei Comuni Italiani all’avanguardia – precisa Chiara Lo Presti, Presidente di Fantambiente Srl, coordinatrice del progetto – dove già da tempo le confezioni Tetra Pak vengono raccolte con plastica e metalli per essere trasformati in nuovi prodotti di alta qualità. Con questa iniziativa, puntiamo a coinvolgere e sensibilizzare i cittadini con strumenti informativi diversi e rivolgendo maggior attenzione alle scuole, affinché i più piccoli diventino “educatori” all’interno delle loro famiglie.”