Emergenza smog, misure antinquinamento
Scatta il provvedimento straordinario in vigore fino al 9 febbraio, salvo proroga. Riscaldamento ridotto di un grado e controlli intensificati sui veicoli inquinanti.
Il superamento dei PM 10 a Modena per 14 giorni consecutivi fa scattare in tutte le città della Regione i provvedimenti straordinari per contrastare l'inquinamento: il sindaco Federico Pizzarotti ha firmato l'ordinanza con la quale è previsto un inasprimento delle misure antismog secondo le modalità fissate dal protocollo regionale, che resteranno in vigore fino al 9 febbraio, salvo proroga nel caso perdurasse l'attuale situazione.
Il provvedimento prevede tre misure specifiche aggiuntive a quelle tuttora in vigore: riduzione della temperatura di almeno 1 grado negli ambienti riscaldati (massimo 19° in case, uffici, attività associative, attività commerciali, massimo 17° per luoghi adibiti ad attività produttive, esclusi dalla misura ospedali, scuole e impianti sportivi); divieto di utilizzo per i camini di legna, pellet e affini; potenziamento dei controlli sui veicoli circolanti per una più rigorosa applicazione delle limitazioni già in vigore.
Inoltre viene confermata la “domenica ecologica” (le limitazioni al traffico sono le stesse previste dal lunedì al venerdì per tutto il periodo invernale) per la giornata di domenica prossima 7 febbraio, che coincide con una delle azioni previste dai provvedimenti straordinari.
Il piano regionale scatta con le misure aggiuntive (quelle appunto dell'ordinanza del Sindaco), in seguito alle verifiche attuate il martedì da ARPA, nel caso in cui anche una sola centralina sul territorio regionale sfori i limiti del PM 10 per 14 giornate consecutive.
Ed è appunto quello che è accaduto in una centrale di rilevazione a Modena. Di conseguenza, il bollettino settimanale di ARPA ha attivato le procedure dell'emergenza per tutti i comuni sopra i 50.00 abitanti sull'intero territorio regionale, compresa ovviamente Parma.
Va però detto che i dati della città (dove pure i picchi sono stati elevati) non avrebbero comportato provvedimenti aggiuntivi rispetto a quelli in vigore.
Infatti, anche dal punto di vista numerico, dall'inizio dell'anno si sono registrati in provincia di Parma 13 sforamenti a Colorno e 10 nelle due cabine in città, contro i 16 verificati a Modena e a Ferrara.
Le limitazioni al traffico
Le limitazioni già in vigore dal lunedì al venerdì saranno estese alla giornata di domenica 7 febbraio, già peraltro programmata come domenica ecologica, con la stessa area di validità e con le stesse tipologie di veicoli e di deroghe.
Nella giornata di sabato 6 febbraio, invece, tutti i veicoli potranno circolare con le consuete modalità.
Le suddette limitazioni al traffico sono in vigore in tutta l'area interna alle tangenziali (indicata in dettaglio nell'ordinanza sui provvedimenti per la qualità dell'aria) dalle 8.30 alle 18.30, con la possibilità di accesso ai parcheggi scambiatori e parcheggi di struttura.
Come funziona il provvedimento
Le limitazioni riguardano, nel periodo invernale, dal lunedì al venerdì e nelle domeniche ecologiche, tutti i veicoli alimentati a benzina omologati pre Euro ed Euro 1, gli autoveicoli diesel fino alla categoria Euro 3 compresa e i veicoli commerciali diesel fino a Euro 2 compresi. A questi si aggiungono i ciclomotori e motocicli omologati pre Euro.
Tutti questi veicoli, con le sole eccezioni espressamente previste nell'ordinanza, non possono circolare all'interno dell'anello delle tangenziali, ma possono raggiungere i parcheggi scambiatori. In particolare è consentito, secondo i percorsi previsti nelle ordinanze, di usufruire dei seguenti parcheggi: Scambiatore Ovest, Eurotorri, Scambiatore Mercatone Uno, Scambiatore Est, Eurosia di via Traversetolo, Esselunga via Traversetolo, Scambiatore Sud, The Space Cinema, Cavagnari di via La Spezia, Palasport – via Confalonieri, Palasport – via Pellico, Ospedale – largo Silocchi (via Volturno), Ospedale – via Abbeveratoia, parcheggio Toschi e ora anche parcheggio Stazione (con accesso dalla stessa direttrice, via Europa).
Vediamo le principali categorie di veicoli che possono circolare in deroga al provvedimento. Fatte salve le limitazioni esistenti in via ordinaria, potranno circolare nell'area interdetta al traffico gli autoveicoli ad alimentazione elettrica o ibrida e gas metano o GPL; gli autoveicoli con almeno tre persone a bordo (car pooling) e le auto condivise (car sharing). A questi si aggiungono i taxi ed i mezzi di emergenza, gli autoveicoli diretti agli alberghi, i veicoli di persone che svolgono attività di tipo sanitario, i mezzi che trasportano prodotti deperibili, i mezzi con a bordo portatori di handicap. Inoltre possono circolare i veicoli appartenenti a persone il cui Isee sia inferiore alla soglia di 14.000 euro e tutti gli altri veicoli espressamente indicati nell’ordinanza pubblicata integralmente sul sito del Comune.
Sanzioni
In caso d’inosservanza dei provvedimenti è prevista la sanzione amministrativa di 164 euro, con la possibilità di beneficiare di una riduzione della multa pari al 30% pagandola entro 5 giorni dalla contestazione o dalla notificazione del verbale (114,80 euro).
"Parma non è più la città più inquinata dell'Emilia-Romagna - sottolinea l'assessore Gabriele Folli - e negli anni passati la centralina di traffico urbano di via Montebello risultava essere di gran lunga quella che registrava il massimo numero di sforamenti, da inizio anno le cose sono cambiate. Seppure non dobbiamo ritenerci pienamente soddisfatti, è corretto rilevare che stiamo assistendo ad un'inversione di tendenza.
A parità di condizioni climatiche il fenomeno può in qualche modo esser spiegato dalla differente applicazione della zona di limitazione del traffico dal lunedì al venerdì che è stata introdotta per tutti i capoluoghi in regione con il PAIR 2020, e che prevede divieto di circolazione fino a Euro 3 diesel ed Euro 1 benzina nei centri urbani.
Ma, mentre a Parma l'estensione dell'area arriva a comprendere tutto l'anello delle tangenziali con possibilità di accedere solo ai parcheggi scambiatori e all'Ospedale Maggiore, in altri contesti sono state scelte aree decisamente più piccole oppure è stato consentito da più punti l'attraversamento di tutta l'area oggetto delle limitazioni con conseguente difficoltà di controllo del rispetto dell'ordinanza.
E' il caso appunto di Modena e Ferrara, che registrano 16 sforamenti da inizio anno contro i 10 della stazione di via Montebello a Parma.
La situazione attuale richiede comunque un impegno da parte di tutti: limitare la temperatura del riscaldamento domestico e utilizzare di più i mezzi pubblici per gli spostamenti sono piccoli gesti che possono dare un ulteriore contributo al miglioramento della qualità dell'aria nella nostra regione".