Trivelle, anche Parma alla staffetta di Legambiente
Gli 89 sindaci dell’Associazione Comuni Virtuosi aderiscono alla staffetta dei sindaci promossa da Legambiente per il Sì al referendum del 17 aprile.
Gli 89 comuni dell’Associazione Comuni Virtuosi hanno risposto all’invito di Legambiente e aderito alla staffetta dei sindaci per il Sì al referendum del 17 aprile, promossa dall’associazione ambientalista.
L’obiettivo di questa staffetta, al vigilia del referendum sulle trivellazioni in mare entro le 12 miglia, è di dare voce a chi meglio conosce il territorio e i cittadini e ha scelto di puntare su un modello energetico democratico e sostenibile, capace di rispondere ai fabbisogni locali grazie a un mix di tecnologie rinnovabili ed efficienza energetica.
Ragioni che incontrano quelle dell’Associazione nazionale dei Comuni Virtuosi, una rete di enti locali che opera a favore di una armoniosa e sostenibile gestione dei propri territori sperimentando buone pratiche attraverso l’attuazione di progetti concreti, ed economicamente vantaggiosi, legati alla gestione del territorio, all’efficienza e al risparmio energetico, a nuovi stili di vita e alla partecipazione attiva dei cittadini.
A sancire la condivisione di intenti, si sono ritrovati questa mattina a Roma, davanti a Palazzo Chigi, il direttore generale di Legambiente Stefano Ciafani, Bengasi Battisti, sindaco di Corchiano (VT) e presidente dell’Associazione dei Comuni Virtuosi, Federico Pizzarotti, sindaco di Parma, Luca Fioretti, già sindaco di Monsano (AN) e membro del direttivo nazionale dell'Associazione Comuni Virtuosi e Gabriele Folli, assessore all’Ambiente, mobilità e trasporti, gestione del verde pubblico del Comune di Parma.
“L’associazione Comuni virtuosi ha come vocazione quella di promuovere buone prassi per la tutela dell’ambiente e la restituzione dei beni comuni - ha spiegato Bengasi Battisti, presidente dell’Associazione dei Comuni Virtuosi - E’ naturale la nostra posizione per il sì a questo referendum: significa tutela dei luoghi, restituzione di essi alle future generazioni, protagonismo delle comunità locali, democrazia partecipata, e soprattutto responsabilità degli abitanti rispetto al proprio futuro”.
“L’Italia da anni non ha un piano energetico e continuiamo a investire su fonti fossili - ha detto il sindaco di Parma Federico Pizzarotti - e il voto è un’importante possibilità che viene data ai cittadini. Serve cambiare, cambiare si può: questa è un’occasione, bisogna sfruttarla al meglio proprio per raggiungere questo risultato. Votiamo sì e votiamo convintamente”.
“L’adesione dei sindaci dei Comuni virtuosi alla nostra iniziativa - ha dichiarato il direttore generale di Legambiente Stefano Ciafani - è un bel segnale che invita alla partecipazione al voto il prossimo 17 aprile e che risponde anche a chi promuove l’astensione a una consultazione popolare che riguarda da vicino la vita dei cittadini e il futuro dei territori”.
I promotori del referendum del 17 aprile chiedono di cancellare la norma che consente alle società petrolifere di cercare ed estrarre gas e petrolio entro le 12 miglia marine dalle coste italiane senza limiti di tempo. Nonostante, infatti, le società petrolifere non possano più richiedere per il futuro nuove concessioni per estrarre in mare entro le 12 miglia, le ricerche e le attività petrolifere già in corso non avrebbero più scadenza certa.