Arroganza o dovere di far rispettare le regole?
Intervento dell'assessore Gabriele Folli.
Oggi la Gazzetta di Parma stravolge il senso di un mio comunicato volto a spiegare una situazione di abbandono rifiuti in Via Brozzi dove peraltro loro stessi erano intervenuti con un articolo il giorno prima per richiamare l’attenzione dei lettori ipotizzando come causa il mancato servizio di Iren nei giorni di ferragosto, cosa che poi ho verificato non essere.
Articolo dove la stessa situazione di abbandono veniva ripresa da 4 angolazioni diverse con foto a tutta pagina per enfatizzare il mitico degrado, eletto ormai a parola dell’estate dagli editorialisti della Gazzetta.
La segnalazione era peraltro già pervenuta al contact center del Comune dai residenti che lamentavano l’inciviltà di alcuni (pochi) vicini di casa che esponevano rifiuti a qualsiasi ora del giorno della notte.
Il giornalista Claudio Rinaldi poi si lancia in un ulteriore interpretazione del mio agire con un editoriale in prima pagina appiccicandomi la patente di master in “arroganza del potere” perchè ho osato dire che ci sono degli incivili che non seguono le regole.
Nella via considerata si affacciano le abitazioni di circa 50 famiglie ed alcune attività commerciali, i sacchi inquadrati sono 8, probabilmente riconducibili a 2-3 utenze e personalmente credo che vadano difesi gli interessi di quella maggioranza di cittadini che invece le regole le seguono, piuttosto che assecondare il malcostume di chi si crede in diritto di fregarsene.
Questa giunta che piaccia o no alla Gazzetta è stata eletta nel maggio 2012 con il 60% di preferenze dai cittadini di Parma con un programma che, oltre a cercare di non far partire l’inceneritore (cosa che non ci è riuscita), prevedeva come punto prioritario l’introduzione di un “sistema di raccolta differenziata porta a porta con tariffazione puntuale” cosa che invece è stata portata a compimento e, nel bene e nel male, credo sia difficile smentirne l’applicazione.
Ci siamo dati delle regole in questo senso e si potrà discutere all’infinito se è meglio un cassonetto in strada, interrato, sopraelevato o magari anche un drone che viene a domicilio ogni qual volta si sente la necessità di sbarazzarsi dei propri scarti ma in una società civile quando si definiscono le regole poi si rispettano ed è quello che sta facendo la stragrande maggioranza dei cittadini di Parma che seguendo poche e semplici regole ci ha portato a raggiungere il 75% di raccolta differenziata, caso unico in Italia per una città di medie dimensioni.
La linea editoriale del giornale in questo senso è sempre stata molto chiara e non ricordo un articolo, che non sia ripreso da un nostro comunicato stampa, dove si evidenzino i benefici ambientali derivanti dai corretti comportamenti dei cittadini.
Conservo ancora un ritaglio del giornale di circa un anno fa quando ad un comunicato dove si raccontava il premio Comuni Ricicloni appena ricevuto da Legambiente nazionale si inseriva nel riquadro la foto di un topo, giusto per riportarci a terra e non volare troppo alto.
La Gazzetta di Parma legittimamente persegue una linea editoriale visto che l’argomento è succoso e cavalcato dalle opposizioni (che in passato hanno fatto scelte e dichiarazioni opposte a quelle che fanno ora) e mai mi verrà in mente di imporre mie visioni come magari è capitato ai bei tempi che furono (forse in quei casi sì che si poteva richiamare il Devoto-Oli ma non mi pare sia mai successo, vero Rinaldi?).
Personalmente mi chiamo fuori da una campagna elettorale che non mi interessa e che vede tutto mio impegno di questi ultimi mesi rivolto a portare a termine il mandato che mi è stato assegnato dal Sindaco lavorando ogni giorno insieme ai miei collaboratori per migliorare tutto quanto è necessario al servizio dei cittadini di Parma.