Ecosistema Scuola
Parma al secondo posto.
Parma si piazza al secondo posto nel diciassettesimo rapporto Ecosistema Scuola, indagine curata da Legambiente, sulla qualità dell'edilizia e dei servizi scolastici.
Parma ha investito e continua a investire sull’edilizia scolastica, l’Amministrazione Pizzarotti lo ha fatto fin dal suo insediamento con il piano volto ad eliminare l’amianto dai tetti di tutte le scuole comunali e continua a farlo con investimenti che sono stati di 7 milioni di euro nel 2016. Maggiore efficienza e performance energetiche, miglioramento e adeguamento sismico, ma anche tanti progetti educativi e didattici volti a favorire l’inclusione, l’educazione alimentare, la crescita e la formazione dei giovani, mense scolastiche dove si serve acqua di rubinetto, pasti bio e prodotti IGP e DOP e a km 0.
E ancora, l’uso di menu alternativi per motivi culturali e il recupero di cibo dalle mense scolastiche per destinarlo a organizzazioni no profit.
A questo si aggiungono le misure di carattere viabilistico volte a porre in sicurezza le scuole durante l’entrate e l’uscita degli alunni, ma anche per fluidificare il traffico e ridurre l’inquinamento atmosferico.
E Legambiente ha premiato l’impegno del Comune: Parma è al secondo posto, a livello nazionale, dopo Piacenza. Si tratta di una posizione che sottende l’impegno di più assessorati per garantire una scuola di qualità sotto tanti punti di vista, come ha evidenziato il sindaco, Federico Pizzarotti, che ha parlato di una posizione che fa onore a Parma ed all’impegno profuso in questi anni da parte degli assessorati coinvolti a partire da quello ai lavori pubblici di Michele Alinovi , l’assessorato alla mobilità e ambiente guidato da Gabriele Folli e quello alla scuola e servizi educativi guidato dalla vicesindaco Nicoletta Paci.
Parma torna così sul podio della classifica stilata da Legambiente proprio per l’impegno profuso a favore della qualità dell’edilizia scolastica: per ogni edificio scolastico l’investimento medio in manutenzione ordinaria è stato quantificato in poco meno di 158 mila euro e poco più di 79 mila euro d’investimenti in manutenzioni straordinaria.
Nella graduatoria generale spiccano Prato al quarto posto e Bergamo al quinto, mentre Reggio Emilia è al sesto. Vengono all’ottavo Pordenone e Verbania al nono, Biella al decimo. La situazione va meno bene al sud: Napoli è al 39mo posto, Lecce al 42mo, in posizione di metà classifica, mentre Bari è al 60mo. Le grandi città vedono Torino al 16mo posto, Milano al 31mo, Genova al 71mo e Palermo al 78mo.