“MercaTiAmo a imballaggi zero”
Andare verso un mercato a imballaggi zero: è questa la proposta che nasce dall'Associazione Mercatiamo.
Andare verso un mercato a imballaggi zero: è questa la proposta che nasce da Cristina Di Patria e Aldo Caffagnini dell'Associazione Mercatiamo che ogni venerdì pomeriggio propone il mercato ortofrutticolo all'interno di WoPa, una proposta in linea con le istanze espresse dalla Settimana Europea di Riduzione dei Rfiuti.
Lo ha sottolineato anche l'assessore all'ambiente Gabriele Folli, presente alla conferenza stampa che si è svolta proprio oggi pomeriggio negli spazi di WoPa: anche le grandi città come Parigi, oggi, sentono il problema della raccolta differenziata come un problema di grande rilevanza. “Ho parlato nei giorni scorsi dell'esperienza di Parma, proprio a Parigi dove la percentuale delle raccolta differenziata è bassissima, circa il 16 %. L'Italia in questo senso fa scuola in Europa con Milano tra le grandi città che eccelle e anche Parma fa la sua parte”. Ridurre gli imballaggi costituisce una pratica virtuosa e al mercato del WoPa verranno proposti imballaggi biodegradabili e borse biodegradabili, con l'obiettivo di ridurre al minimo gli imballaggi stessi. Inoltre, come ha anticipato Aldo Caffagnini, c'è il progetto di utilizzare, come sta avvenendo a Torino, nel mercato ortofrutticolo, cassette riutilizzabili al posto di quelle di plastica e legno usate oggi.
In occasione della Settimana europea di riduzione dei rifiuti – Serr, il team organizzatore di MercaTiAmo, il mercato sostenibile, locale e solidale che si svolge presso il WoPA di via Palermo, promuove l’iniziativa “MercaTiAmo a imballaggi zero”.
Il tema centrale dell’edizione Serr 2016 è la riduzione degli imballaggi.
E’ ormai noto che i rifiuti da imballaggio rappresentino un problema rilevante nei nostri attuali modelli di consumo, specialmente quando non correttamente separati e riciclati; tra l’altro, tutta la filiera di produzione di ogni singola merce, compresi trasporto e distribuzione, contribuisce per il 50% alle emissioni di CO2 che sono causa del cambiamento climatico in atto.
Le informazioni al riguardo sono davvero allarmanti: sappiamo che in Europa ciascun cittadino produce in media 156 kg pro-capite di rifiuti da imballaggio all’anno; in particolare, quelli alimentari costituiscono il 65 % del totale.
Proprio dall’analisi di quest’ultimo dato ha preso vita l’idea di realizzare un mercato ortofrutticolo che sia privo, del tutto o quasi, di imballaggi, in special modo di quelli in plastica.
In sintesi il progetto si propone: l'azzeramento degli imballaggi usa e getta, attraverso l’acquisto di contenitori riutilizzabili per particolari tipologie di prodotti (uova, focacce, torte); la distribuzione di vaschette e sacchetti in materiale compostabile per il monouso (Mater-bi, Pla); l’acquisto di borse per la spesa riutilizzabili, in materiale sostenibile (borse di juta); la sperimentazione delle cassette ripiegabili per frutta e verdura; l’inserimento tra le categorie merceologiche presenti di prodotti alla spina (detergenti e detersivi); l’organizzazione di uno spazio ben strutturato per la raccolta differenziata spinta; l’utilizzo ottimale della compostiera di quartiere posta presso il Wopa.
Venerdì 25 Novembre 2016, dunque, in concomitanza del convegno “Biologico… Perchè?”, dedicato all’agricoltura sostenibile, locale e solidale di cui MercaTiAmo vuole essere l’emblema, verrà presentata l’iniziativa legata alla sostenibilità dei prodotti in vendita presso il mercato, anche dal punto di vista del loro confezionamento.
Nelle giornate a venire saranno donati agli utenti contenitori e borse riutilizzabili; mentre ai produttori saranno consegnati imballaggi (vaschette e sacchetti) compostabili.
Verranno anche organizzati laboratori dimostrativi sulle alternative possibili agli imballaggi inutili, presso l’info-point presente all’interno dello spazio mercatale.
Infine, verrà distribuito materiale informativo sull’entità e le conseguenze del problema legato alla produzione degli imballaggi, con l’obiettivo di sensibilizzare l’utenza sulle azioni concrete e virtuose di riduzione dei rifiuti da packaging da intraprendere ogni giorno per evitarli, quando non risultano indispensabili.
Per esempio si possono prediligere prodotti ad imballaggio ridotto ed ecocompatibile, evitando quelli monoporzione o con un doppio/triplo imballaggio (overpackaging). Al momento dei nostri acquisti, possiamo sempre scegliere con consapevolezza un prodotto che generi meno rifiuti, contribuendo così al risparmio delle materie prime e alla riduzione dell’inquinamento ambientale. E magari, potremmo trarne anche un risparmio in termini economici. Si tratterebbe senz’altro di un investimento per un futuro ecosostenibile.